Pensateci un attimo: un vigile del fuoco che ha paura del fuoco. Sembra improbabile, vero? Eppure questa era la realtà per Shayn Proler del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di Houston. Nel 2014, Shayn era alle prese con questa paura. Quando i suoi superiori si sono accorti della sua particolare situazione, lo hanno spostato in un ruolo d’ufficio. Questa nuova posizione lo teneva al sicuro dall’elemento infuocato che temeva, ma Shayn non era soddisfatto. Desiderava l’adrenalina del suo precedente lavoro nell’unità antincendio.
Non essendo disposto ad accettare questo cambiamento, Shayn decise di lottare per il suo diritto a combattere gli incendi. Ha presentato un’argomentazione non convenzionale: la sua paura del fuoco era una disabilità. Inoltre, sosteneva di essere discriminato a causa di questa disabilità. Voleva affrontare la sua paura a testa alta e sentiva che la sua riassegnazione ostacolava il suo diritto a farlo. Ha portato il suo caso in tribunale, con l’obiettivo di dimostrare che la sua fobia dovrebbe essere riconosciuta come una disabilità che non dovrebbe impedirgli di svolgere il lavoro che ha scelto.
Il caso ha preso una piega interessante quando è arrivato alla Corte Suprema del Texas. Dopo aver esaminato i dettagli, la corte ha raggiunto un verdetto: non c’erano prove che Proler fosse stato discriminato a causa di una disabilità. La sua paura del fuoco, pur essendo indubbiamente reale, non si qualificava legalmente come una disabilità. Quindi, sebbene il coraggio di Shayn nell’affrontare la sua paura sia stato encomiabile, il suo caso alla fine è andato in fumo. La sua paura del fuoco rimane solo una paura e non una disabilità legalmente riconosciuta.