Prendete questi sedili aeroportuali con l’etichetta “vecchi, deboli e incinti”! Non sono proprio sottili, vero?

Si potrebbe pensare che i cartelli mostrino un po’ di tatto, ma no: dicono le cose come stanno. Non riuscite a immaginare una fragile nonnina che agita il dito e dichiara: “Esatto, sono vecchia – dammi quella sedia!”? E i viaggiatori stremati che crollano con un esagerato “Sono debole!”.

Anche se l’etichettatura può risultare schietta, bisogna ammettere che svolge il suo compito con una certa onestà umoristica. Cercate di non offendervi se venite etichettati con una delle categorie meno lusinghiere. Vedetelo come un eccentrico distintivo d’onore!

In tutta serietà, è utile che riservino i posti a sedere a chi ne ha veramente bisogno. Ma c’era davvero bisogno di arrostire così tanto i passeggeri? Speriamo solo che le passeggere incinte non entrino in travaglio quando si vedono descritte come “deboli”. Il bambino potrebbe ridere della scritta impertinente! Tuttavia, non si può negare che sia un modo diretto per salvare i posti per le persone giuste. Ora, muovetevi e dateci queste sedie!